Dimensionamento Scolastico l’appello di Matarrese
Data:
16 Novembre 2023
Fronte comune e dialogo per tutelare gli interessi delle comunità, degli studenti e delle famiglie lucane. E’ la mission del presidente di Upi Basilicata, Piero Marrese, tornato sul tema del dimensionamento scolastico con un invito alla Regione Basilicata.
“Se pensiamo che i nostri ragazzi vivono la maggior parte del loro tempo a scuola comprendiamo bene come il tema del dimensionamento riguardi praticamente tutti. Dimensionare non si traduce solo nella riduzione di posti lavoro, peraltro in una regione che ha già tante difficoltà su questo fronte, ma anche nel fatto che quando in una scuola manca il dirigente scolastico può essere è un problema garantire il diritto allo studio. In quella scuola, infatti, mancherà una figura che lavora per promuovere l’interesse dei ragazzi, per garantire il diritto allo studio e che prova a far diventare quella scuola non solo un mezzo di crescita ma anche un’opportunità lavorativa per gli studenti.
Per questo il problema del dimensionamento è molto serio ed abbiamo chiesto di rivedere la norma che prevede la contrazione delle dirigenze perché ci sembra che a Roma sono forse abituati a guardare soprattutto alle regioni più densamente abitate mentre si tralasciano aree, come la Basilicata, sulle quali c’è bisogno di maggiore attenzione perché caratterizzate da piccoli centri che vanno aiutati. In caso contrario, avremo un effetto domino negativo.
Nel dimensionamento vanno inseriti anche i temi trasporti e sicurezza degli edifici. Sul primo tema abbiamo spesso evidenziato le criticità, con genitori spesso costretti a sostituirsi ai mezzi pubblici. Sul secondo abbiamo chiesto un coordinamento reale che guardi all’effettiva presenza di studenti nello stanziamento delle risorse per garantire scuole più sicure e magari anche più belle.
Marrese ha poi fatto una proposta: “Non vogliamo essere antagonisti a prescindere, ma collaborare per tutelare la nostra terra. Considerando che la norma nazionale prevede un sistema di perequazione che, paradossalmente, attribuisce e riconosce a regioni più popolose numeri maggiori rispetto alle richieste e che la Basilicata, invece, ha la necessità di un’applicazione migliore di questo sistema, specie nelle aree interne, perché la Regione non si fa portavoce in sede nazionale della nostra proposta?
Nel dettaglio, proponiamo di applicare il sistema di perequazione correttamente, andando a compensare i numeri della Basilicata con quelli di regioni più popolose nelle quali le richieste di autonomie sono inferiori rispetto alle assegnazioni. Se in altre realtà si preferisce concentrare piuttosto che ampliare, perché, dunque, non compensare che le necessità delle piccole regioni?”
Ultimo aggiornamento
21 Dicembre 2023, 09:38